La casa sulla collina

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Se vi capita di andarci
assicuratevi che prima sia passato lui.

 

Non andare a mezzanotte
nella casa in collina.
E’ buia
e’ tetra;
Gli ululati,
i clangori
si sentono fin qui.
E’ la meta prediletta
dei fulmini,
del male che spadroneggia
incontrastato.
Le vecchie assi scricchiolano
sotto i passi incerti,
il vento ulula
attraverso le occhiaie
di finestre ormai inesistenti
che guardano maligne.
Le ragnatele appiccicose
coprono il viso
coprono le mani,
i battiti del cuore
sono tonfi
nel silenzio spettrale.
La mano corre veloce
alla bisaccia consunta.
Una piccola scatola
coperta di cristallo opaco.
Un gesto veloce.
Il raggio di sole,
da troppo tempo rinchiuso,
saetta fra le pareti scrostate.
La folla dei maligni
urlanti di rabbia e dolore
abbandona il suo regno.
Nella luce dell’alba
uno straniero si allontana
la casa sulla collina
e’ illuminata dalle prime luci
di un giorno che sorride.

 

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